Progetto integrato di teatro e yoga per bambini con 20/ 30 ore di laboratorio. Ideale per bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado con particolare attenzione anche alle disabilità fisiche e psichiatriche.
Particolarmente adatto quindi, oltre che a contesti scolastici, anche in quelli specificatamente associativi dove è richiesto un supporto in presenza per studenti con disabilità.

Da una parte la ricerca teatrale ci ha portato da oriente ad occidente attraversando le varie discipline che utilizzano il corpo in scena; dall’altra l’osservazione del bambino ci ricorda che, prima ancora di iniziare a parlare, egli si esprime con dei codici strettamente legati ai sensi, infine il teatro insegna che la voce è solo l’ultima espressione fisica del corpo.

Tutto viene da molto lontano.

Come dare al bambino o all’adolescente maggiore consapevolezza di sé attraverso il gioco teatrale? Come lo Yoga, antica disciplina orientale, entra nel gioco scenico e ci si mescola?

Ecco che: partendo dall’ascolto del movimento del proprio respiro nasce la prima relazione con il respiro degli altri, quel respiro che diventa poi il trampolino di lancio della voce; aumentando la capacità di concentrazione, attraverso giochi di meditazione, i bambini memorizzano più in fretta abbinando istintivamente la consapevolezza di sé e delle proprie azione al gioco scenico; si scopre che per vincere il “batticuore” basta giocare a scacciare la paura, finalmente visualizzata, facendole “la voce grossa”, per poi, col gioco yogico, restare in ascolto del suono emesso trasformandolo nella voce del nuovo personaggio da inventare; ed ecco infine che la posizione del guerriero, del libro, della farfalla, dell’albero, della montagna preannunciano la creazione di personaggi che prenderanno vita da lì a breve.

La lezione fluisce tra consapevolezza e creatività, tra gestione, rilassamento del corpo-mente ed emissioni vocali libere, direzionate. Emerge, attraverso la spinta del corpo, la voce interiore, non solo quella sonora, che cambia colore, energia, grandezza ogni volta che l’antico gioco teatrale del “facciamo finta che..” lancia un nuovo indizio.

Docenti Laura Margherita Di Marco, Alessandra Zancocchia, Cinzia Delbò, Elisa Vetuschi